Catanzaro, gli anziani e la qualità della vita: «Puntare sull’invecchiamento attivo»
di Antonella Catrambone
La città è 26esima nella classifica del Sole 24 Ore, ma restano lacune nei servizi sociali
“Ricopre il ventiseiesimo posto della classifica finale stilata dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita degli anziani nelle città. Catanzaro può essere considerata in alto nella classifica, ma osservando le singole graduatorie è possibile evidenziare come la posizione occupata scenda in relazione ai servizi sociali: trasporto, assistenza domiciliare, orti urbani, biblioteche. Alto, invece, il dato registrato, per l’uso di farmaci contro la depressione.
Sono dodici gli indicatori selezionati per misurare alcuni aspetti che influenzano la vita dell’anziano: speranza di vita a 65 anni, esposti per inquinamento acustico, biblioteche, assistenza domiciliare, orti urbani, trasporto anziani e disabili, indici di dipendenza degli anziani, infermieri, geriatri, consumo di farmaci per malattie croniche, consumo di farmaci per depressione, medici specialistici.
A commentare il dato è Giuseppe Apostoliti del Forum del Terzo Settore il quale ha fatto sua una dichiarazione che il sociologo Antonio Marziale ha rilasciato a Rai Tre proprio ieri mattina: «Le fragilità sono degli anziani e non solo dei bambini». In una società che va a invecchiare sempre di più, si tiene conto delle esigenze degli anziani? «Al nord esistono circoli ricreativi e centri aggregativi dove si portano i propri genitori al mattino e si riportano a casa al pomeriggio. Luoghi dove si gioca, ci si confronta, si passa il tempo in compagnia. Al Sud, invece, c’è carenza di queste strutture. Releghiamo l’anziano a casa, non lo facciamo uscire ed è ovvio che rimane chiuso in solitudine a vedere la tv, se riesce. Ed è finita la vita».
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