Il team di ARCI Cosenza è lieto di ospitare la presentazione di L’amore non cura, l’amore si cura, il libro della scrittrice sarda Anastassìa Caterina Angioi, edito da Gruppo Albatros Il Filo – casa editrice aderente al programma Impresa amica dell’Unicef, volto a sostenere il progetto sull’educazione femminile in Niger – e prefatto da Barbara Alberti. L’incontro si terrà sabato 21 ottobre alle ore 18:00 presso Juna (via Don Giovanni Minzoni 30, 87100 Cosenza), la libreria per ragazzə che diventerà luogo privilegiato per coloro che desiderano avvicinarsi alla voce autentica e coinvolgente di Angioi. L’incontro è organizzato in partenariato con il Reading Club dei Lettori, particolarmente attivo sul territorio cosentino con incontri appassionati e rientra fra gli appuntamenti “fuori festival” legati al Festival della Lettura Reading, la cui settima edizione si è tenuta durante la prima settimana di di settembre a Casali del Manco.
Il libro, definito dall’autrice stessa «un quaderno collettivo» e «una corale di voci differenti che si tengono la mano» si configura come uno specchio in cui riflettersi e invitando lettrici e lettori a riflettere sulle complessità dei legami interpersonali e, soprattutto, fra noi stessə. È per questo motivo che sono coinvolte, quale parte attiva della presentazione e del talk, le giovani lettrici del Reading Club dei Lettori, le quali reciteranno estratti del libro rivolti a tre fili di lana: quello dell’infanzia, dell’adolescenza e all’età adulta. Inoltre, l’uso di voci femminili sottolinea l’importanza di dare spazio e voce alle esperienze delle donne, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione delle tematiche di genere. Si tratta, infine, di una scelta che riflette l’intento dell’autrice di creare un ponte tra le pagine del libro e le vite delle lettrici, offrendo un’opportunità di identificazione e di riflessione. L’obiettivo è quello di incoraggiare un dialogo aperto e inclusivo sulle esperienze femminili, promuovendo l’empatia e la comprensione reciproca.
Con una prosa coinvolgente e una profonda empatia, Anastassìa crea un universo letterario in cui abusi, violenze, resistenze e resistenza si intrecciano con il quotidiano. immergendosi nelle profondità dell’animo umano, esplorando le complessità dell’amore, dell’empatia e della crescita personale, con una sensibilità che affronta questioni centrali/cruciali della vita. L’autrice, autodefinitasi una «raccontastorie», ha sapientemente trasferito sulle pagine del suo libro un insieme di esperienze plurime, intense e contrapposte.
Attraverso la sua prospettiva unica sulle dinamiche complesse delle relazioni umane – e per merito della sua maestria narrativa e dell’attenzione scrupolosa ai dettagli, offre una voce autentica e coraggiosa che ci trascina in un viaggio interiore. L’amore non cura, l’amore si cura rappresenta il risultato di due anni di meticolosa semina, nato dal progetto Storie di Lana – cose un po’ scomode cucite sul morbido: si tratta di un progetto non solo letterario, ma anche visivo: durante la presentazione del libro sarà possibile, infatti, godere delle creazioni di Anastassìa.
Discutere di argomenti così complessi e attuale presso Juna, libreria dedicata a un pubblico target specifico, cioè bambinə e ragazzə è legato a diversi motivi: anzitutto, Juna è un punto di riferimento culturale e aggregativo per la città di Cosenza, nonché spazio stimolante, accogliente e inclusivo che favorisce l’interazione fra autori e autrici, lettori e lettrici e comunità. Organizzare la presentazione di un libro che tratta anche della violenza di genere in una libreria dedicata alla fruizione infantile, adolescenziale e giovanile ha una missione ben precisa: si tratta di uno spazio che svolge un ruolo critico nella formazione e nell’educazione della gioventù che legge. Poiché Juna è un ambiente sicuro e accogliente in cui tuttə possono esplorare, scoprire e approfondire temi importanti attraverso la lettura, costituisce il contesto adatto per affrontare e discutere in maniera realmente ampia: Juna è uno spazio di condivisione e cultura, dove si svolgono periodicamente letture animate, laboratori, cinfeorum e tante altre attività. Collabora con diverse associazioni locali per portare la lettura in quei luoghi periferici da “rigenerare”, come i quartieri meno agiati e le case-famiglia. Promuove, quindi, la rappresentazione di varie voci, esperienze e prospettive: ospitare Anastassìa contribuirà a far riflettere criticamente i/le più giovani sull’uguaglianza di genere, sul rispetto la consapevolezza e coinvolgere attivamente educatori, educatrici, genitori e gli altri membri della comunità nel processo di sensibilizzazione. Sia Juna, che ARCI Cosenza, che il Reading Club dei Lettori sono realtà impegnate attivamente fuori dalle loro mura, facendosi portavoci – seppure in diversi modi e mediante differenti modalità – dell’educazione giovanile e non solo, promuovendo una società più equa dove, come ricorda Anastassìa Caterina Angioi, «nessunə si senta solə, inutile o ignoratə: contro l’oblio e l’indifferenza».