Bressi e Apostoliti: “La nostra associazioneper la sua storia di lotta alle diseguaglianze, ai soprusi mafiosi e alla violenza, parteciperà alla proiezione del film”
“La vicenda della mancata proiezione del film nel quartiere Aranceto, inserito nel programma di “Schermi” organizzato dai ragazzi di “Divina Mania”, ci lascia esterrefatti e provoca rabbia e turbamento”. E’ quanto si legge in una nosta stampa di Giuseppe Apostoliti (Presidente Arci Calabria) e Rosario Bressi (Presidente Arci Catanzaro).
“Tuttavia, la meravigliosa reazione dell’intera comunità catanzarese, con in testa l’Amministrazione Comunale, rende la vicenda un’occasione per dimostrare come Catanzaro e i catanzaresi non hanno nessuna voglia di abdicare al ruolo civico dell’essere pienamente e consapevolmente cittadini – prosegue la nota dell’Arci -. Aver negato, o meglio, aver tentato di negare, la proiezione di un film e di una serata culturale che trasferisce lo spettacolo e le suggestioni del grande schermo in quartieri meno attrezzati dal punto di vista delle opportunità sociali e culturali, è stato triste ma, allo stesso tempo, da l’occasione di gridare con forza estrema quanto i catanzaresi non vogliano piegarsi a logiche perverse e violente”.
“L’Arci, per queste ragioni, e per la sua storia di lotta alle diseguaglianze, ai soprusi mafiosi e alla violenza, parteciperà alla proiezione del film nel quartiere Aranceto prevista per giovedì sera. Lo facciamo convinti che sono questi i momenti in cui bisogna stringersi attorno ai catanzaresi dei quartieri di periferia e intorno a quanti, associazioni e istituzioni, non hanno nessuna voglia di rassegnarsi ai “metodi mafiosi” che privano del sacrosanto diritto alla cultura e alla partecipazione civica e sociale i cittadini catanzaresi, tutti! Noi ci saremo!”, concludono Apostoliti e Bressi.