Arci, domani il congresso territoriale di Catanzaro

Tempo di congressi e anche a Catanzaro l’Arci scalda i motori per eleggere i nuovi organismi e scegliere le personalità interne alle quali affidare il compito di rappresentare il comitato territoriale del capoluogo di regione al congresso calabrese dell’Associazione ricreativa e culturale italiana fissato per il prossimo 22 novembre.

Saranno sette in tutto per una rappresentatività fondata sui numeri che posiziona il Comitato territoriale dei Tre colli sul gradino più alto di un podio a cinque nel quale trovano chiaramente posto tutte le cinque province della regione. Sarà quella la sede naturale per la successiva elezione dei delegati calabresi al congresso nazionale, al quale l’Arci arriverà naturalmente soltanto dopo l’espletamento di tutti gli adempimenti territoriali.

Ed è proprio in quest’ottica che si inserisce l’appuntamento catanzarese fissato per domani alle 15 quando, in seconda convocazione, socie e soci si ritroveranno nella sala conferenze della sede di via Conti Falluc 60 per discutere il documento congressuale nazionale e altri eventuali documenti congressuali territoriali e regionali.

Poi gli affari interni conquisteranno la scena perché l’assemblea avrà pure il compito di eleggere il nuovo presidente e i nuovi rappresentati in seno a Comitato direttivo, Collegio dei garanti e Collegio dei revisori. Una scelta più che un obbligo visto che l’ultimo rinnovo risale ad appena due anni fa quando, nonostante la pandemia, il Comitato territoriale di Catanzaro compì scelte importanti.

Eppure, la ripartenza targata 2022, che domani si cristallizzerà su precisi organigrammi, sarà intrisa di una nuova legittimità alla quale il primo a non voler rinunciare sembra essere proprio l’attuale numero uno del Comitato territoriale di Catanzaro Rosario Bressi. Sullo sfondo uno scenario che vede proprio l’attuale presidente ancora in campo e in pole position per una riconferma che, salvo sorprese, appare l’ipotesi più accreditata, ma rispetto alla quale Bressi non si lascia andare a previsioni.

Di certo c’è che lui ha idee chiarissime su un nuovo corso che – spiega senza remore – «uscirà domani da un congresso convocato anche nella consapevolezza della particolarità del momento rispetto allo sviluppo dell’associazione stessa e al ruolo che l’Arci dovrà avere in una stagione che si preannuncia ricca di grandi battaglie pure a livello nazionale». Quello che andrà in scena nel pomeriggio di domani sarà dunque un mix di adempimenti dovuti e di confronto schietto e franco sull’Arci post-pandemia per la quale tra Catanzaro e provincia socie e soci appaiono già pronti a ingranare la marcia di un attivismo fondato su tante idee di crescita che aspettano soltanto di diventare realtà. 

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